Con la circolare n. 92 del 17/11/2023, l’INPS ripercorre l’iter delle norme che hanno previsto la sospensione della prescrizione dei contributi dei pubblici dipendenti, dal 1995 ad oggi.
La circolare poi ci ricorda che, fino al 31.12.2023, è possibile regolarizzare la contribuzione omessa, sia per i trattamenti pensionistici che per i trattamenti di previdenza (TFS e TFR), senza applicazione di sanzioni ed interessi.
Le comunicazioni intervenute entro il 31.12.2023 determinano l’interruzione della prescrizione, così come i pagamenti, anche rateali, non faranno scattare sanzioni ed interessi anche se le rate scadono oltre la predetta data del 31.12.2023.
La norma riguarda solo i dipendenti delle pubbliche amministrazioni di cui al Decreto Legislativo 165/2001 (nella circolare, INPS elenca gli enti destinatari e quelli esclusi).
La circolare INPS, dando per scontato il 31.12.2023 quale termine ultimo di sospensione della prescrizione, traccia lo scenario per il 2024.
Premesso il diritto del lavoratore a vedersi comunque riconosciuta integralmente la pensione o la prestazione previdenziale anche in caso di contribuzione omessa e prescritta, l’onere dei contributi omessi da corrispondere è quantificato secondo le regole vigenti in materia di rendita vitalizia ex art. 13 L. 1338/62 per i trattamenti pensionistici, mentre per la liquidazione integrale del TFR/TFS, in analogia con le norme per la costituzione della rendita vitalizia ex L. 1338/62, saranno acquisiti da INPS gli elementi utili per il calcolo della prestazione (data di inizio, durata, retribuzioni imponibili) e sarà necessario l’invio del flusso di denuncia da parte del datore di lavoro.
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